Editor Food control
Da Ottobre 2020 il Prof Andrea Armani è Editor della rivista scientifica Food Control
Home »
Nonostante in Occidente la maggior parte dei consumatori tenda a considerare le meduse un prodotto alimentare repulsivo, in altri contesti culturali, come quello asiatico, alcuni celenterati sono considerati vere e proprie prelibatezze e rappresentano un business multimiliardario nel settore dei prodotti della pesca. In Cina, primo produttore e trasformatore di meduse, la richiesta di questo genere alimentare è largamente diffusa, tanto da dover ricorrere all’allevamento per soddisfare le esigenze del mercato interno. Attualmente, in ragione delle loro caratteristiche nutrizionali e terapeutiche, l’utilizzo di meduse come alimento, sino ad oggi confinato nel continente asiatico, sta lentamente diffondendosi anche in altri Paesi come Stati Uniti, Australia e Regno Unito. Infatti, superata la naturale avversione del consumatore occidentale, la medusa rientra appieno nel trend commerciale del mercato alimentare moderno sempre più indirizzato verso prodotti salutistici e a basso tenore calorico. Si ritiene abbiano anche varie proprietà medicamentose, alcune delle quali scientificamente dimostrate, come la capacità di combattere l’artrite e diminuire la pressione arteriosa. In Italia, la medusa è un prodotto normalmente presente nei negozi di alimenti asiatici, dove si ritrova in diverse presentazioni commerciali (confezionata, sfusa, in cestello, in busta etc..). La vendita di tali prodotti presenta però alcune problematiche specifiche legate a lacune della normativa nazionale. In particolare viene a mancare l’appartenenza della medusa ad una categoria di prodotti alimentari, anche se, in quanto animale marino, rientra a pieno titolo nell’ambito dei prodotti della pesca, definiti nel Pacchetto Igiene come:“tutti gli animali marini o di acqua dolce (ad eccezione dei molluschi bivalvi vivi, echinodermi vivi, tunicati vivi e gasteropodi marini vivi e di tutti i mammiferi, rettili e rane), selvatici o di allevamento, e tutte le forme, parti e prodotti commestibili di tali animali”. Inoltre, nell’ottica di quelle che sono le disposizioni in materia d’informazione del consumatore per quanto concerne i prodotti ittici, l’altro elemento mancante è l’assenza di una denominazione commerciale specifica, sia essa definitiva o provvisoria. Per questo motivo sarebbe auspicabile che la normativa nazionale prendesse in considerazione questa tipologia di alimento in modo tale da poterne regolarizzare l’importazione e la vendita evitando i frequenti problemi legati alla non conformità di etichettature che sono stati evidenziati dall’analisi di alcuni prodotti acquistati sul territorio nazionale (Armani, 2012). Inoltre, poiché i trattamenti tecnologici applicati alle meduse fresche durante la loro preparazione ne determinano una completa modificazione morfologica, una caratterizzazione molecolare basata su alcuni geni mitocondriali fra quelli maggiormente utilizzati per l’identificazione di specie, si rende necessaria per poter correttamente identificare le specie utilizzate e, successivamente, definire una denominazione commerciale da inserire negli elenchi ufficiali del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Considerando che le meduse commestibili appartengono principalmente all’Ordine delle Rhizostomae, la raccolta di esemplari identificati appartenenti a quest’Ordine rappresenta uno step fondamentale nello sviluppo di una tecnica molecolare che possa essere applicata in un primo momento per la caratterizzazione e, successivamente, per l’identificazione dei prodotti commercializzati in modo tale da verificarne l’identità. PUBBLICAZIONI
. MEDIA Video: Cinesi a caccia di meduse dalla Versilia alla Sicilia. La Repubblica, 2009 |